Novello “nutrizionista mediatico”, Filippo Solibello, conduttore RAI del programma del mattino Paparazzi, senza dubbio se ne intende di cibo spazzatura per la mente, dipendenze da schermi grandi e piccoli ed eccessi di informazione e connessione. In La dieta mediatica. Come sopravvivere al cambiamento mediatico, nutrire meglio il nostro cervello e vivere felici (Cairo) l’autore ci spinge a riflettere sul “nutrimento” che riversiamo sulle nostre povere menti stressate, alle prese con internet, algoritmi, intelligenze artificiali e digitalizzazioni di ogni tipo. Valutare l’impatto delle nuove tecnologie – ricordando che esistono i libri di carta e non solo gli ebook, i concerti dal vivo e non solo le playlist Spotify, i film al cinema e non solo Netflix, le interazioni reali e non solo quelle virtuali – non significa rifiutare la modernità: è necessario però che la fruizione di tutti questi potentissimi mezzi diventi consapevole e ragionata, perché solo così si può essere davvero padroni del proprio tempo e della propria mente.